Un recente decreto del Ministero dell’Interno ha stabilito l’aggiornamento dei limiti massimi del compenso per i revisori dei conti degli Enti Locali aumentandoli del doppio: un + 20,3% per il tasso di inflazione ed un +30% per gli enti più grandi. L’aggiornamento arriva a distanza di quasi 15 anni dall’ultimo, datato 2 aprile 2005 e porta con sé diverse novità stabilite di concerto dal Ministero dell’Interno e dal Ministero dell’Economia. Vediamo nel dettaglio cosa comporta il decreto.
Compensi adeguati per l’inflazione
Il decreto stabilisce innanzitutto il compenso base annuo lordo massimo spettante ad ogni revisore dei conti di Comuni e Province per ciascuna fascia demografica. I tetti di compenso sono stati aggiornati tenendo conto del tasso di inflazione registrato nel corso degli anni a partire dall’ultimo aggiornamento del 2005. L’aumento del compenso è stato aumentato per questo aspetto del 20,3% Di seguito la tabella riportante gli importi stabiliti dal decreto 2 aprile 2005:
COMUNI | Importo |
a) comuni con meno di 500 abitanti | 2.060 |
b) comuni da 550 a 999 abitanti | 2.640 |
c) comuni da 1.000 a 1.999 abitanti | 3.450 |
d) comuni da 2.000 a 2.999 abitanti | 5.010 |
e) comuni da 3.000 a 4.999 abitanti | 5.900 |
f) comuni da 5.000 a 9.999 abitanti | 6.490 |
g) comuni da 10.000 a 19.999 abitanti | 8.240 |
h) comuni da 20.000 a 59.999 abitanti | 10.020 |
i) comuni da 60.000 a 99.999 abitanti | 11.770 |
l) comuni da 100.000 a 249.999 abitanti | 13.560 |
m) comuni da 250.000 a 499.999 abitanti | 15.310 |
n) comuni da 500.000 abitanti ed oltre | 17.680 |
Province: | Importo |
a) province sino a 400.00 abitanti | 15.310 |
b) province con oltre 400.00 abitanti | 17.680 |
Aumento per maggior compiti
Oltre al tasso di inflazione è stato preso come riferimento anche l’aumento dei compiti attribuiti ai revisori dei conti di Enti con popolazione superiore ai 5mila abitanti. Per questa particolare fascia, il tetto massimo di compenso è stato aumentato del 30% proprio per tener conto dei compiti in più da sostenere da parte del legislatore e della maggiore complessità contabile degli Enti demograficamente più grandi.
Come viene maggiorato il compenso
Il compenso base del revisore dei conti può essere maggiorato nelle seguenti modalità:
- sino ad un massimo del 10% per Enti che hanno una spesa corrente annuale pro-capite che risulti superiore alla media nazionale per fascia demografica
- sino ad un massimo del 10% per Enti che hanno una spesa investimenti annuale pro-capite superiore alla media nazionale per fascia demografica
Entrambe le maggiorazioni (per inflazione e aumento compiti) sono cumulabili tra loro ma non c’è effetto retroattivo. Inoltre il compenso può essere ulteriormente aumentato
- quando i revisori dei conti esercitano le proprie funzioni anche nei riguardi delle istituzioni dell’Ente (fino al 10% per ogni istituzione per un totale complessivo del 30%)
- fino al limite massimo del 20% in relazione alle ulteriori funzioni assegnate
I limiti massimi del compenso sono intesi al netto dell’IVA.